Paul Emile Chabas (1869-1937)

Paul Emile Chabas (1869-1937)

Giovane bagnante Lago d'Annecy

Olio su tavola cm 45,5 x 55


Certificato di autenticità : Paul Emile Chabas (Nantes 1869- Parigi 1937) « Giovane bagnante (Lago d’Annecy)”   Olio su tavola cm 45,5 x 55 Firmato in basso a destra: Paul Chabas Pittore ed illustratore francese , nacque a Nantes il 7 marzo 1869, morì a Parigi il 10 maggio 1937. Paul Emile Chabas, fratello minore del pittore Maurice Chabas (1862-1947) , fu l’allievo di Bouguereau e di Robert Fleury. Chabas espose regolarmente al « Salon des Artistes Français » dal 1890 al 1914 ottenendo la terza medaglia nel 1895 con “Chez Alphonse Lemerre, à Ville d’Avray; la seconda medaglia del 1896 con “Derniers rayons”; “Le Prix National du Salon” nel 1899 e La medaglia d’oro alla Esposizione Universale del 1900. Nel 1908, 1911 e 1914 espose al Salon di Mulhouse. L’artista debuttò al Salon presentando dei ritratti e delle scene di genere mondane ma raggiunse una fama internazionale esponendo delle giovani bagnanti immerse in suggestive atmosfere di luce dai riflessi color “mauve”. Membro del “Comité des Artistes Français” Medaglia d’Onore al “Salon des Artistes Français” nel 1912. Nomina di “Commandeur de la Légion d’Honneur” Intorno al 1890, Chabas illustrò delle opere di Paul Bourget e di Alfred de Musset. Descrizione: Il dipinto qui descritto raffigura una giovane bagnante sul bordo del lago d’Annecy, dove Chabas trascorse diverse estati intorno al 1900 frequentando numerosi artisti presenti in quel luogo, in particolare Besnard, Leleu, Ménard,… Questi ritratti, dalla delicata sensualità, ebbero un successo così importante che la famosa rivista “L’illustration” ne riprodusse le foto in diverse edizioni. In particolare, “Esprits des eaux” presentato alla mostra della “Société des Artistes Français” del 1923 fu pubblicato in copertina. (L’Illustration : 12/05/1923) (Cfr. foto in allegato) Lo stesso anno, Chabas espose “Dans l’eau bleue” (lac d’Annecy) (L’Illustration 12/05/1923) (cfr.foto in allegato) Alla mostra delle “Société nationale des Beaux-Arts” del 1925, Chabas espone “Calme du matin” che Jacques Baschet descrisse in questi termini: “Chabas nous apporte une nouvelle vision de son Lac d’Annecy. Ses petites baigneuses sont plus humaines que celles des années passées, fraîches, jeunes, heureuses dans la pâleur d’un beau matin.” (L’Illustration: 09/05/1925) (cfr.foto in allegato) Opere presenti nei seguenti musei: Parigi : Petit Palais ; Mulhouse: Musée des Beaux-arts;  Tourcoing: Musée des Beaux-arts : “Un coin de table” 1904 ; Nantes: Musée des Beaux-arts: “Joyeux ébats” 1899. Musée de Houston: Texas : “Matin de septembre” Bibliografia : « DICTIONNAIRE DES PEINTRES SCULPTEURS DESSINATEURS ET GRAVEURS » E.Benezit Vol.2 (p.635) “LES PEINTRES DE LA SAVOIE” 1860-1960 Anne Butin - Sylvain Jacqueline Les éditions de l’amateur (p. 77-78-79) “DICTIONNAIRE DES LES PETITS MAITRES DE LA PEINTURE 1820-1920 ” Schurr & Cabane Les éditions de l’amateur (p.162-163) “ENCYCLOPEDIE DES FARCES ET ATTRAPES” (p. 380-381) Stato di conservazione : buono

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Henri Gaston Darien Paris 1891

Henri Gaston Darien Paris 1891

Au crépuscule,quai du Louvre

Olio su tela 76 x 156


Certificato di autenticità : Henri Gaston Darien (Paris 1864-1926) « Au crépuscule, quai du Louvre  » Olio su tela cm 76 x 156 Firmato in basso a destra: H.Darien Datato e situato : Paris (18)91 Figlio di un negoziante e fratello dello scrittore Georges Darien (1862-1921), Henri Gaston Darien nacque a Parigi l’8 gennaio 1864, morì a Parigi il 7 gennaio 1926. Allievo di J.Lefebvre e di Antoine Guillemet, Darien debuttò al  “Salon des Artistes Français” nel 1886 e partecipò regolarmente alla prestigiosa manifestazione fino al 1914. L’artista espose inoltre al “Salon de l’Union Artistique” di Toulouse dal 1888 al 1908, al Salon di Mulhouse, al Salon di Honfleur, al Salon d’Epinal , al Salon di Besançon, al Salon di Nancy, alla “Exposition régionale” di Remiremont,… (cfr. lista in allegato) L’artista rappresentava spesso delle vedute di Parigi in inverno mentre durante la stagione estiva si trasferiva a Bénouville ,in Normandia,dove dipingeva delle marine. Darien ottenne una Menzione onorevole nel 1889, una Medaglia di terza classe nel 1897, Premio Raigecourt -Goyon 1897 ,una Medaglia di seconda classe nel 1899 e una medaglia di bronzo all’Esposizione Universale del 1900. Nel 1910, fu nominato “Chevalier de la Légion d’Honneur” Descrizione: Il dipinto qui descritto raffigura una suggestiva veduta di Parigi al crepuscolo. Il quadro risale al 1891, periodo durante il quale Darien presentò al “Salon des Artistes Français” tre dipinti dal soggetto simile: “Après la pluie, quai Malaquais à Paris” (1888), “Crépuscule, quai Malaquais à Paris” (1889), “Le quai du Louvre à Paris” (1890). Questo in particolare potrebbe corrispondere al dipinto intitolato “Au crépuscule, quai du Louvre” presentato alla Esposizione Universale di Parigi del 1900. Opere presenti nei seguenti musei : Musée d’Auxerre: “En forêt” Fécamp: Musée des Pêcheries :“La criée à Fécamp” Bibliografia: « Dictionnaire des peintres sculpteurs dessinateurs et graveurs » E.Benezit Vol.3 (p.363) Stato di conservazione: ottimo

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Medard Maertens (1875-1946)

Medard Maertens (1875-1946)

Ritratto di bimbo

Olio su tela


Certificato di autenticità: Certificato di autenticità: Médard Maertens ( Koolskamp 1875- Bruxelles 1946) “Ritratto del figlio dell’artista” Firmato e Datato in basso a sinistra: Maertens.Méd: 21-7-(19)20 olio su tela (cm 24 x 34 ) Pittore, disegnatore e grafico, di paesaggi, figure ,nudi e scene d’interno. Maertens seguì i corsi di disegno presso le accademie di Tielt e di Roulers poi, durante il servizio militare, presso l’accademia di Anversa. Nel 1899, l’artista si trasferì a Woluwe-Saint-Lambert dove incontrò Jan Cockx, Henri François Ramah, Albert François Mathys e Ferdinand Schirren considerati i pittori più significativi del “Fauvisme Brabançon”. Maertens espose per la prima volta nel 1908, nell’ambito del circolo artistico “Doe stil voort” , presentando delle opere luministe. Lo stesso anno, partecipò al Salon di Gand e in seguito al “Salon des Indépendants” di Parigi. (Il circolo “Doe stil voort” fu fondato dal musicista Paul Gilson e dagli scrittori Paul de Mont ,Willem Gijsels e August Vermeylen per promuovere le arti e le lettere organizzando delle esposizioni. Dal 1910, Maertens evolse verso un “Fauvisme personnel”, dai contorni neri e dai colori vivaci e contrastanti come dimostra il dipinto qui descritto. Nel 1912, entrò a far parte del movimento “Fauvistes Brabançons” (1906-1923). Ispirati da Ensor, Van Gogh e Cézanne, questi artisti proposero una pittura dall’intenso potere espressivo sedotti dalla composizione sintetica e costruttiva, dai colori puri ed inediti e dalla libertà di forma. Maertens partecipò alle esposizioni della “Libre Esthétique”, associazione artistica belga d’avanguardia fondata a Bruxelles nel 1894 da Octave Maus. Il punto di forza di questa associazione era l’internazionalizzazione dell’estetica contemporanea. La partecipazione degli artisti stranieri era così importante che il critico francese Gustave Geffroy scrisse: “Ce n’est pas d’art belge qu’il s’agit mais d’un commencement d’art européen en Belgique, d’un rendez-vous donné dans une grande ville aux différentes formes de pensée qui parcourent le monde civilisé…” Maertens espose inoltre nelle mostre organizzate da “Art Indépendant”, fu membro del movimento “L’effort” e del circolo “Le Sillon” e del “Cercle des XV”. Durante il primo conflitto mondiale, Maertens combatté come volontario sul fronte dell’Yser e nel 1917 conobbe la sua futura moglie, Marthe Guillain, infermiera di guerra e artista “fauve”. Nel 1920, la famiglia Maertens si trasferì a Parigi dove entrò in contatto con i maestri d’avanguardia dell’epoca come Soutine, Valadon, Léger, Vlamynck e il loro studio di Nogent-sur-Marne divenne un punto di riferimento per gli artisti belgi in Francia. Intorno al 1930, egli fece un viaggio in Turchia, poi nel 1932 tornò in Belgio. Descrizione: Il dipinto qui descritto , che risale al 1920, rappresenta il figlio dell’artista che egli ritrasse in altri quadri in braccio alla madre. (cfr.foto in allegato) L’opera che presenta tutte le caratteristiche del periodo “Fauve” del pittore, colpisce l’osservatore per la straordinaria forza espressiva del bimbo. Opere presenti nei seguenti musei: Bruxelles: Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique, Fondation de l’art belge contemporain; Anversa, Ixelles , Ostenda, Grenoble: Museo delle belle arti: “La pose”. Bibliografia : “L’impressionisme et le fauvisme en Belgique” Musée d’Ixelles 12 octobre-16 décembre 1990 (p.286,287,288,289) Paul Piron « PIRON : Dictionnaire des Artistes Plasticiens de Belgique des XIX et XX siècles »  Ed. Art in Belgium (p.107) Andrée Dessert -Corvol « ARTO : Dictionnaire Biographique Arts Plastiques en Belgique » (pp. 328-329) Serge Goyens de Heusch "L'impressionisme et le fauvisme en Belgique" Fonds Mercator Albin Michel (pp.302,316,328,332,333,350,351,366,369,382,384,385,397,398,417,422,423,428,429,433) Stato di conservazione: buono

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Charles Wellens (1889-1959)

Charles Wellens (1889-1959)

Paysage enneigé

Olio su tela cm 48 x 87


Certificato di autenticità. Charles Wellens (Lummen 1889-Hasselt 1958) «Paesaggio innevato» Olio su tela cm 48 x 87 Firmato in basso a destra : Ch.Wellens Pittore e acquarellista di ritratti, di interni, di paesaggi della Campine belga con una predilezione per le vedute innevate, si formò alla Accademia di Louvain sotto la direzione di Omer Dierckx e alla Accademia di Bruxelles con H.Richir. A soli 15 anni, Wellens ebbe il privilegio di conoscere Isidore Verheyden considerato il primo impressionista fiammingo. Quest’ultimo possedeva una dimora a Lummen dove amava trascorrere il periodo estivo. In quell’occasione Verheyden presentò a Wellens il famoso critico d’arte e scrittore Camille Lemonnier e numerosi pittori tra cui Alfred Bastien, Henry Stacquet, Philippe Swyncop,… Influenzato dai grandi maestri francesi come Monet e Pissarro, Wellens si colloca nella corrente belga dei “luministi”.(1905-1930). Per “Luminismo” si intende un’estensione dell’impressionismo e del neo-impressionismo che assegna una primaria importanza alla luce ed ai suoi effetti. Il critico d’arte François Maret scrisse a riguardo del Luminismo: “C’est la forme qu’a prise en Belgique , sous l’influence des caractères propres à notre art national, une espèce de maladie qui, lancée à Paris, a contaminé la peinture universelle pendant quarante ans” Così descrisse François Maret i pittori che aderirono a questo movimento: “… honnêtes artisans de la couleur qui se sont appliqués à rendre avec plus ou moins de bonheur , mais presque toujours dans la joie, l’aspect versicolore que prennent sous le soleil humide les choses de chez nous” Wellens partecipò a numerose esposizioni nazionali ed internazionali, in particolare ai saloni triennali di Bruxelles, Liegi e Anversa. Espose inoltre a Gand, Hasselt, Charleroi, Lilliers, Rouen, Le Havre, Metz, Bath(Inghilterra). J.Crick scrisse: “De façon minutieuse et robuste, avec un élan de santé et d’optimisme qui habite également ses couleurs, il brosse des bois et des fougères , des marais et marécages sous un jeu de lumière scintillant et éclatant”Ni l’automne, ni l’hiver ne parviennent à évoquer chez lui la mélancolie. Il y a de ses paysages d’hiver qui sont d’une beauté émouvante parce qu’ils débordent de soleil et de bonheur” (1939) Nel 1913, ottenne dal Governo belga la “Grande Médaille de Vermeil”. Nel 1989,Lummen, la sua città natale ,decise di celebrare ed onorare il pittore organizzando una mostra retrospettiva e presentando un libro commemorativo dell’artista intitolato “Charles Wellens”. Descrizione : Nel dipinto qui descritto, Wellens fissa sulla tela le tipiche “fermes campinoises” immerse nella natura, nell’intento d’immortalare un paesaggio romantico che, nella prima metà del XX° secolo, rischiava di sparire di fronte alla galoppante industrializzazione. La particolarità del dipinto è la resa eccezionale dell’effetto di luce sulla neve restituito con un tocco materico e vibrante. Bibliografia : E.Bénézit « Dictionnaire des peintres,sculpteurs, dessinateurs et graveurs » Ed.Grund vol.10 (p.684 ) Paul Piron « PIRON : Dictionnaire des Artistes Plasticiens de Belgique des XIX et XX siècles »  Ed. Art in Belgium (p.786) Andrée Dessert -Corvol « ARTO : Dictionnaire Biographique Arts Plastiques en Belgique » (p. 505) Paul Piron "Deux siècles de signatures d'artistes de Belgique" Ed. Art in Belgium (p.684) Stato di conservazione : ottimo

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Jules Van De Leen 1925

Jules Van De Leen 1925

Femme à la commode

Olio su tela cm 100 x 120


Certificato di autenticità. Jules Van De Leene " Femme à la commode » olio su tela (cm 120 x 100) firmato e datato in basso a destra  : J.Van de Leene 1925 Il dipinto fu esposto in una personale dedicata all’artista nell’ambito del “Cercle Artistique et Littéraire de Gand” N°4: “Femme à la commode” Questo circolo d’avant-garde fu fondato nel 1879 nell’intento di promuovere l’arte attraverso l’organizzazione di mostre ed eventi. (Catalogo dell’Esposizione in allegato) Pittore e acquerellista di paesaggi, ritratti, nudi, marine, scene d’interno con figure e di nature morte, si formò presso le Accademie di Ixelles e di Bruxelles (1899-1905) sotto la direzione di C.Montald. Dal 1912 al 1913 l’artista si stabilì in Olanda dove poté ammirare le opere di F.Hals e di Vermeer. In quel periodo dipinse numerose vedute innevate delle città che amava come Amsterdam e Hal. Nel 1914, Van De Leene espose alla “Exposition Générale des Beaux-Arts/Salon Triennale” presso il “Palais du Cinquantenaire” di Bruxelles. Tra il 1919 e 1922 trascorse diversi mesi in Francia poi dal 1927 tornò regolarmente nei Paesi Bassi fino al 1930. Nel 1987, fu organizzata una sua retrospettiva presso il “Centre d’Art de Rouge-Cloître”. Come si evince da un articolo (in allegato) apparso nel giornale “Le soir” del 28 gennaio 1995, Van De Leene si lasciò ispirare dal fascino del “Rouge-Cloître” , un antico monastero immerso nella natura che divenne un luogo prediletto da numerosi artisti. Descrizione: Rappresentata di spalle, in piedi davanti ad un cassettone impero, una giovane donna vestita di verde ci introduce nell’intimità della sua stanza. Straordinario è l’effetto luminoso dell’abat-jour che accende uno ad uno tutti gli oggetti posti sopra il comò enfatizzando il loro intenso impatto coloristico attraverso la loro immagine riflessa nello specchio e nel piano di marmo. Estremamente abile nel trattare la luce, Van De Leene immerge il resto della scena nella semi oscurità creando un contrasto chiaroscurale particolarmente suggestivo. Opere presenti nei seguenti musei: Museo delle Belle Arti di Bruxelles, Museo d’Ixelles, Museo di Bruges, Museo di Courtrai, Museo di Pau, Le Caire, Tokyo e Kaunas. Bibliografia : Serge Goyens de Heusch "L'impressionisme et le fauvisme en Belgique" Fonds Mercator Albin Michel (pp. 310.) Paul Piron « PIRON : Dictionnaire des Artistes Plasticiens de Belgique des XIX et XX siècles »  Ed. Art in Belgium (p.566) Andrée Dessert -Corvol « ARTO : Dictionnaire Biographique Arts Plastiques en Belgique » (p.309) Stato di conservazione : 0ttimo

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Lucien Frank (Bruxelles 1857-1920)

Lucien Frank (Bruxelles 1857-1920)

Crépuscule

Olio su tela cm 75 x 105


Certificato di autenticità. Lucien Frank (Bruxelles 1857-Ohain 1920) «Crépuscule» Olio su tela cm 75 x 105 Firmato in basso a destra : L. Frank Pittore , acquarellista e pastellista impressionista di vedute cittadine, di paesaggi, di marine e di figure. Lucien Frank nacque a Bruxelles il 10 novembre 1857 e morì a Ohain (Francia) il 19 gennaio 1920. Il critico Edouard–Louis De Taye scrisse di lui nell’ambito di un’esposizione del 1898 : « Impressioniste délicat, symphoniste et technicien habile. Paysagiste à la fois subtil et sincère, il sait communiquer aux sites qu’il interprète beaucoup de douceur jointe à une évidente poésie » Lucien Frank fu allievo di Daubigny (uno dei pittori più importanti della « Ecole de Barbizon ») a Parigi dove incontrò Manet che gli diede dei consigli. Debuttò al « Salon d’Anvers » del 1873 presentando “Paysage aux environs de Boitsfort”. Nel 1876, espose “Souvenir de Blankenberghe” (476). Nel 1882:“Soleil couchant” (544), “L’approche de l’orage”(545), “Campine” (546) Frank partecipò regolarmente alla « Exposition Générale des Beaux-Arts » di Bruxelles esponendo nel 1881 : « Sous bois » e Environs de Groenendael » ; nel 1887 : « Soleil couchant » ; nel 1893 : « Avril,Tervueren » e « Chemin des loups, Tervueren » ; nel 1897 : « Il neige » (Exposition Internationale de Bruxelles) ; nel 1900 : « Crépuscule », « Mouvement du port, Dordrecht » e « Contrejour, Dordrecht » ; nel 1903 : « Soir d’hiver », « Soir de septembre » e « Crépuscule » ; nel 1907 : « Etang de Valkenburg »,  « Entre chien et loup » e « Rijsoord Hollande » Al “Salon de Gand” espose: nel 1899: 240: “Jour de marché” 241: “Volendam” 242: “Soleil couchant” nel 1892: 311: “Octobre” 312 “Soir” nel 1895: 245: “Effet de soleil:La Panne” 246: “Avril” (acquistato dal Museo di Ixelles) Dal 1882 espose dei paesaggi impressionisti e delle vedute di città della Francia e delle Fiandre al « Salon des Artistes Français » di Parigi. In particolare presentò nel 1882: « Sous bois » (1075) nel 1891, « Mai, paysage » (651), nel 1893: «Décembre,Tervueren » (737) e « Chemin des loups,Tervueren » (738) Al Salon del 1901 della « Société Nationale des Beaux-Arts » (Parigi) espose « Crépuscule »(350) e nel 1905 “Jour de marché à Fournes”(512) Al “Salon des Indépendants” del 1905 dove parteciparono anche Paul Signac, Paul Sérusier, Théo van Rysselberghe , Ferdinand Schirren, Henry Ottmann, espose 8 quadri. (cfr lista in allegato) Al « Salon des Beaux-Arts » di Ostenda del 1907 espose 14 dipinti. Nel 1912, a fianco di Renoir, Monet, Manet, Gauguin, Cézanne, Caillebotte, Sisley e numerosi altri importanti maestri , Frank partecipò all’ esposizione « Sommaire des peintures et sculptures de l’Ecole Contemporaine » presso il «  Musée National du Luxembourg » di Parigi. Dal 1890, Frank lavorò nei dintorni di Tervuren considerata la « Barbizon des peintres belges » . Ma anche la costa belga, i Paesi Bassi, la Francia e la Spagna attrassero la sua attenzione, questi luoghi infatti furono delle fonti d’ispirazione che gli permisero di acquisire uno stile molto personale. I suoi paesaggi chiari e luminosi trasmettono la gioia di vivere all’immagine della sua allegra personalità mentre le sue vedute di città descrivono pienamente la spensieratezza della Belle Epoque. « Lucien Frank semble avoir le travail facile, il voit juste, il varie ses impressions et ,tout préoccupé qu’il soit de variété et de mouvement, il faut convenir qu’il apporte dans cette abondance beaucoup de choix, de goût et de discernement » scrisse Georges Eeckhoudt nel 1913. Descrizione : Nel dipinto qui descritto, che raffigura un paesaggio al crepuscolo , Frank regala all’osservatore un’atmosfera delicata, intrisa di poesia. Opere nei seguenti musei: Bruxelles : Musées Royaux des Beaux Arts de Belgique : « Automne », « Mare à l’automne », « Quai de pêcheurs à Ostende », « En Hollande » ; Ixelles : Museo delle Belle Arti « Avril à Tervuren » ; Tervuren : Musée Hof van Melijn : « Etang à Vossem », « Verger en fleurs à Groenendael », « La rue du Hertenberg à Tervuren » ; Liegi : Musée des Beaux-Arts : « In the Breeze » ; Mons ; Anversa ; Parigi : «Musée d’Art Moderne ; Lyon : Musée des Beaux-Arts : « Les nouvelles de la guerre, Place Bellecour à Lyon » . Bibliografia : E.Bénézit « Dictionnaire des peintres,sculpteurs, dessinateurs et graveurs » Ed.Grund vol.4( p.501 ) P.& V. Berko e Norbert Hostyn « Seascapes of belgian painters born between 1750 & 1875" Ed. Laconti (p.72) Paul Piron « PIRON : Dictionnaire des Artistes Plasticiens de Belgique des XIX et XX siècles »  Ed. Art in Belgium (p.587) Andrée Dessert -Corvol « ARTO : Dictionnaire Biographique Arts Plastiques en Belgique » (pp. 45-47) Paul Piron "Deux siècles de signatures d'artistes de Belgique" Ed. Art in Belgium (p.264) Serge Goyens de Heusch "L'impressionisme et le fauvisme en Belgique" Fonds Mercator Albin Michel (pp.59,112,113,115,455) Herman De Vilder-Maurits Wynants « L’Ecole de Tervueren » ASBL Les Amis de l’Ecole de Tervueren 2000 (pp.235-236) Stato di conservazione : ottimo

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Paul Lecomte (1842-1920)

Paul Lecomte (1842-1920)

Bords du Cher

Olio su tela cm 35 x 65


Certificato di autenticità : Paul Lecomte (Paris 1842-1920) «Bords du Cher » Olio su tela cm 35 x 65 Firmato in basso a destra : Paul Lecomte Pittore ed acquarellista , nacque a Parigi il 25 aprile 1842, morì nella stessa città il 21 marzo 1920. Egli lavorò a Parigi, in Bretagna, in Normandia e nel sud della Francia. Lecomte è considerato uno degli ultimi esponenti di rilievo della “Ecole de Barbizon” Allievo di Emile Lambinet (1815-1877). Egli espose al “Salon des Artistes Français”dal 1868 al 1914 ottenendo una menzione d’onore nel 1882, una medaglia di terza classe nel 1888 e una medaglia di seconda classe nel 1895. Gli venne inoltre riconosciuta una menzione d’onore alla “Exposition Universelle” del 1889 e una medaglia d’argento alla “Exposition Universelle” del 1900. Descrizione: Il dipinto qui descritto corrisponde probabilmente al quadro presentato “HORS CONCOURS” al Salon des Artistes Français del 1907 dal titolo: “Bords du Cher” (Cfr.scheda allegata) Come si evince da una vecchia cartolina, il luogo raffigurato rappresenta infatti una veduta del ponte di Cher situato nella regione Centro Valle della Loira (Francia). Opere presenti nei seguenti musei: Parigi: Musée du Louvre: «Personnages sur une place d’un petit village de pêche” aquarelle,  Musée Carnavalet: “Le quai de l’horloge” » ; Mulhouse: Musée des Beaux-Arts: « Le Pont Neuf” Paris; Gray, Musée Baron-Martin . Bibliografia: « Dictionnaire des peintres sculpteurs dessinateurs et graveurs » E.Benezit Vol.6 (p.521) « Dictionnaire des petits maitres de la peinture 1820-1920 » Schurr & Cabanne Les Editions de l’Amateur (p.455) Stato di conservazione : ottimo

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Marcel Jefferys (1872-1924)

Marcel Jefferys (1872-1924)

Cour ensoleillée

Olio su tela cm 90 x 100


Certificato di autenticità. Marcel Jefferys (Milano 1872 – Ixelles 1924) «Cour ensoleillée» Olio su tela ( cm 90 x 100) ( cm 110 x 120 con cornice) Firmato e siglato in basso a destra : Marcel Jefferys Il dipinto che risale al 1905 fu esposto al Salone annuale « Les Indépendants Cercle d’Art » di Bruxelles dal 5 al 29 agosto dello stesso anno. (Cfr. Scheda catalogo n°4) Dal 23 febbraio al 17 marzo 1929, il quadro fu nuovamente esposto e pubblicato nell’ambito di una personale di Marcel Jefferys allestita presso il « Palais des Beaux-Arts » di Bruxelles . (cfr. Catalogo della mostra di Robert Bendère, Les Editions d’Art Jos Vermaut ) Pittore e acquarellista impressionista di vedute cittadine, ritratti, paesaggi, marine e nature morte. Marcel Jeffery nacque a Milano il 9 agosto 1872 e morì a Ixelles il 14 maggio 1924. Nel 1880, si trasferì con la sua famiglia a Bruxelles dove fu l’allievo di Henriette e Alfred Ronner. Jefferys visitò i Paesi Bassi, l’Italia (Venezia e Firenze) e la Francia dove scoprì la pittura impressionista. Nel 1893, intraprese un viaggio negli Stati Uniti . Al suo ritorno, le opere di questo « American Tour » furono esposte al « Salon de l’Art Belge » di Ginevra nel 1894. Nel decennio 1890-1900, impregnato dalla pittura di P.Cézanne, C.Monet, C.Pissarro e soprattutto di J.Ensor diventò uno dei pittori luministi più importanti del Belgio. « Les peintres luministes » fu il titolo che scelse lo storico d’arte François Maret per il suo saggio sui pittori impressionisti del Belgio. (1944) Nessun altro pittore belga riuscì infatti ad interpretare così bene lo spirito gioioso, spontaneo, mutevole e leggero della pittura impressionista. Nel 1912, soggiornò a Versailles poi a Parigi. Durante la prima guerra mondiale si trasferì a Londra dove subì l’influenza di Turner e di Whistler.I quadri realizzati nella capitale inglese furono presentati dalla prestigiosa galleria « Georges Giroux » nel 1920. Dal 1892, Jefferys partecipò a numerose esposizioni in Belgio , in particolare a quelle della « Société Artistique et Littéraire de Bruxelles », del circolo « Les Indépendants Cercle d’Art » (1905,1908,1909,1910,1911,1912,1913) del gruppo « Art Contemporain » (1921,1925). Nell’introduzione del catalogo della mostra della « La Libre Esthétique », associazione artistica belga d’avanguardia (febbraio – marzo 1905) a proposito del sentimento che suscitano le opere di Marcel Jefferys, scrissero : « A l’expression de la réalité objective, on substitue l’idéal d’un poème optique de clarté et d’harmonie, on veut émouvoir au moyen d’impressions subjectives par les jeux de la lumière qui devient la chose principale » Alla mostra della « La Libre Esthétique » del 1912 Jefferys espose il suo « Théâtre des Singes » a fianco delle opere di Georges Lemmen, Willem Paerels e Pierre Bonnard. Sempre in Belgio espose al « Salon de Liège, alla « Exposition Universelle de Gand » (1913), alla « Exposition Générale des Beaux-Arts /Salon Triennale » di Bruxelles (1914). All’estero espose A Parigi , dal 1902 al 1922, al Salon della « Société Nationale des Beaux-Arts » (della quale fu anche socio) « Vieux domaine » (1902) e « Fin d’été » (1903) ; al « Salon des Artistes Français » ; al « Salon des Indépendants » (Jardin des Tuileries-Serres de l’Orangerie) nel 1908 : « Brouillard doré », « Au Pays Wallon », « Frais matin », »Soleil voilé », nel 1909 : « Au parc de Bruxelles » e « Neige ». A Venezia : All’Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia del 1912, 1920, 1928 e 1930. (cfr. Lista opere esposte in allegato) A Bordeaux, Monaco, Berlino, Glasgow, Brighton,Praga, Amburgo. (cfr.lista allegata) Paul Colin scrisse : « Jefferys who delighted in the interpretation of atmosphere, sought the subtleness of colours, the ephemeral fragility of the effects of sun,the attraction of scarcely discernible landscapes , which each one completes according to his dreams. » Retrospettiva alla Galleria Georges Giroux nel 1913 e al « Palais des Beaux-Arts » di Bruxelles nel 1929 dove fu esposto il dipinto qui descritto. Descrizione : L’opera qui descritta raffigura il cortile della casa di Georges Morren, amico intimo dell’artista, dove sulla destra si scorge appena un bambino, probabilmente Jack (1896-1961), il figlio di Marcel Jefferys. Il dipinto risale al 1905, anno in cui Jefferys dipinse un suo capolavoro « La Fête des ballons », un’opera gigantesca (cm 215x170) conservata ai Musei Reali delle Belle Arti di Bruxelles. (cfr.Foto in allegato) Sebbene in questo quadro Jefferys descriva un’atmosfera intima e silenziosa facente parte della sua vita privata, intorno al 1905, l’artista fortemente attratto dalle feste popolari, dai giardini pubblici e dai music-hall gremiti di gente rappresentò spesso tali spettacoli della vita contemporanea. Protagonista assoluta di questo delizioso giardino è la luce della quale Jefferys traduce ogni variazione e riflesso seguendo l’emozione che prova in quel preciso istante. Un’impressione mutevole che cerca di fissare sulla tela « sostituendo la realtà oggettiva della scena con una poesia ottica di luce e armonia » (O.Maus) Il vialetto illuminato che parte dall’importante cancello marrone, in un primo momento conduce l’occhio dell’osservatore sul carretto verde dal vivace interno rosso, sul cavalluccio a rotelle sempre rosse e sulla sedia collocata accanto all’albero. Poi lo sguardo scivola verso destra dove il piccolo Jack , che quasi si confonde con il bianco del muro, pare preferire ai suoi giocattoli la grande superficie immacolata posta di fronte a sé forse per il desiderio di dipingerla nell’intento di emulare le gesta del padre. Opere nei seguenti musei: Bruxelles : Musées Royaux des Beaux Arts de Belgique : « Vue de la Seine au Pont-Royal », « Fête des ballons » ; Liegi : « Museo delle Belle Arti : « Préparatifs de fête » ; Gand e Ixelles. Bibliografia : E.Bénézit « Dictionnaire des peintres,sculpteurs, dessinateurs et graveurs » Ed.Grund vol.6( p.57 ) P.& V. Berko e Norbert Hostyn « Seascapes of belgian painters born between 1750 & 1875" Ed. Laconti (p.85) Paul Piron « PIRON : Dictionnaire des Artistes Plasticiens de Belgique des XIX et XX siècles » Ed. Art in Belgium (p.764) Andrée Dessert -Corvol « ARTO : Dictionnaire Biographique Arts Plastiques en Belgique » (pp. 207-208-209) Paul Piron "Deux siècles de signatures d'artistes de Belgique" Ed. Art in Belgium (p.340) Serge Goyens de Heusch "L'impressionisme et le fauvisme en Belgique" Fonds Mercator Albin Michel (pp.221,266,268,271,272,273,302,355,457) G.Schurr & P.Cabanne « Dictionnaire des petits maîtres de la peinture » Les Editions de l’Amateur (p.401) Robert de Bendère « Marcel Jefferys » Les Editions d’Art JOS VERMAUT Paris,Bruxelles,Courtrai. Stato di conservazione : ottimo

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Lucien Frank (1857-1920)

Lucien Frank (1857-1920)

Effet de lune: la Panne

Olio su tela cm 60 x 84


Certificato di autenticità. Lucien Frank (Bruxelles 1857-Ohain 1920) «Effet de lune: la Panne» Olio su tela cm 60 x 84 Firmato in basso a destra : L. Frank Sul retro, il numero 8053 indica presumibilmente che il dipinto partecipò ad una mostra. Pittore , acquarellista e pastellista impressionista di vedute cittadine, di paesaggi, di marine e di figure. Lucien Frank nacque a Bruxelles il 10 novembre 1857 e morì a Ohain (Francia) il 19 gennaio 1920. Il critico Edouard–Louis De Taye scrisse di lui nell’ambito di un’esposizione del 1898 : « Impressioniste délicat, symphoniste et technicien habile. Paysagiste à la fois subtil et sincère, il sait communiquer aux sites qu’il interprète beaucoup de douceur jointe à une évidente poésie » Lucien Frank fu allievo di Daubigny (uno dei pittori più importanti della « Ecole de Barbizon ») a Parigi dove incontrò anche Manet. Debuttò al « Salon d’Anvers » del 1881. Frank partecipò regolarmente alla « Exposition Générale des Beaux-Arts » di Bruxelles esponendo nel 1881 : « Sous bois » e Environs de Groenendael » ; nel 1887 : « Soleil couchant » ; nel 1893 : « Avril,Tervueren » e « Chemin des loups, Tervueren » ; nel 1897 : « Il neige » (Exposition Internationale de Bruxelles) ; nel 1900 : « Crépuscule », « Mouvement du port, Dordrecht » e « Contrejour, Dordrecht » ; nel 1903 : « Soir d’hiver », « Soir de septembre » e « Crépuscule » ; nel 1907 : « Etang de Valkenburg »,  « Entre chien et loup » e « Rijsoord Hollande » Dal 1882 espose dei paesaggi impressionisti e delle vedute di città della Francia e delle Fiandre al « Salon des Artistes Français » di Parigi. In particolare presentò « Sous bois » nel 1882, « Mai, paysage » nel 1891, «Décembre,Tervueren » e « Chemin des loups,Tervueren » nel 1893. Al Salon del 1901 della « Société Nationale des Beaux-Arts » (Parigi) espose « Crépuscule ». Al « Salon des Beaux-Arts » di Ostenda del 1907 espose 14 dipinti. (Cfr. Lista allegata) Nel 1912, presentò due dipinti all’esposizione : « Sommaire des peintures et sculptures de l’Ecole Contemporaine » presso il «  Musée National du Luxembourg » di Parigi. Dal 1890, Frank lavorò nei dintorni di Tervuren considerata la « Barbizon des peintres belges » . Ma anche la costa belga, i Paesi Bassi, la Francia e la Spagna attrassero la sua attenzione, questi luoghi infatti furono delle fonti d’ispirazione che gli permisero di acquisire uno stile molto personale. I suoi paesaggi chiari e luminosi trasmettono la gioia di vivere all’immagine della sua allegra personalità mentre le sue vedute di città descrivono pienamente la spensieratezza della Belle Epoque. « Lucien Frank semble avoir le travail facile, il voit juste, il varie ses impressions et ,tout préoccupé qu’il soit de variété et de mouvement, il faut convenir qu’il apporte dans cette abondance beaucoup de choix, de goût et de discernement » scrisse Georges Eeckhoudt nel 1913. Descrizione : Il quadro qui descritto rappresenta un’imbarcazione a bassa marea circondata da pescatori. Il dipinto caratterizzato da un tocco vibrante e da una tavolozza materica, mostra la grande abilità di Frank nel rendere gli effetti della luce coinvolgendo l’osservatore nell’atmosfera mutevole e impalpabile della pittura « en plein air ». Opere nei seguenti musei: Bruxelles : Musées Royaux des Beaux Arts de Belgique : « Automne », « Mare à l’automne », « Quai de pêcheurs à Ostende », « En Hollande » ; Ixelles : Museo delle Belle Arti « Avril à Tervuren » ; Tervuren : Musée Hof van Melijn : « Etang à Vossem », « Verger en fleurs à Groenendael », « La rue du Hertenberg à Tervuren » ; Liegi : Musée des Beaux-Arts : « In the Breeze » ; Mons ; Anversa ; Parigi : «Musée d’Art Moderne ; Lyon : Musée des Beaux-Arts : « Les nouvelles de la guerre, Place Bellecour à Lyon » . Bibliografia : E.Bénézit « Dictionnaire des peintres,sculpteurs, dessinateurs et graveurs » Ed.Grund vol.4( p.501 ) P.& V. Berko e Norbert Hostyn « Seascapes of belgian painters born between 1750 & 1875" Ed. Laconti (p.72) Paul Piron « PIRON : Dictionnaire des Artistes Plasticiens de Belgique des XIX et XX siècles »  Ed. Art in Belgium (p.587) Andrée Dessert -Corvol « ARTO : Dictionnaire Biographique Arts Plastiques en Belgique » (pp. 45-47) Paul Piron "Deux siècles de signatures d'artistes de Belgique" Ed. Art in Belgium (p.264) Serge Goyens de Heusch "L'impressionisme et le fauvisme en Belgique" Fonds Mercator Albin Michel (pp.59,112,113,115,455) Herman De Vilder-Maurits Wynants « L’Ecole de Tervueren » ASBL Les Amis de l’Ecole de Tervueren 2000 (pp.235-236) Stato di conservazione : ottimo

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Louis Artan (1837-1890)

Louis Artan (1837-1890)

Embarcadère à Terneuzen

Olio su tela cm 55 x 100


Certificato di autenticità. Louis Artan de Saint Martin (1837-1890) «Embarcadère à Terneuzen» Olio su tela ( cm 100 x 55) ( cm 120 x 75con cornice dorata XIX sec.) Firmato in basso a sinistra Artan Sul retro appare una vecchia etichetta con il titolo del quadro e una data: 13 febbraio 82) Artan nacque a La Haye il 20 aprile 1837, morì a Nieuport-Bains il 24 maggio 890. Artan è considerato uno dei più importanti pittori di marine del Belgio e una figura di spicco, con Boulenger e Vogels, della pittura realista di paesaggi della seconda metà del XIX secolo . Comme artista “en plein air” introdusse la pittura impressionista in Belgio influenzando numerosi artisti. La sua qualità di pittore innovatore gli valse l’invito ad esporre al “Salon des XX”. Dal 1858 trascorse gli inverni a Parigi, Fontainebleau e sulle rive della Senna dove frequentò gli artisti d’avanguardia come Corot e Courbet. Nel 1860, tornò a Spa e si stabilì a Etterbeek (Bruxelles). Artan dipinse dapprima dei paesaggi realisti poi in seguito ad un soggiorno di due anni in Bretagna (1867-1868), egli scoprì la sua vocazione di pittore di marine. Alla ricerca di una pittura che rompesse gli schemi della rappresentazione classica delle marine, esplorò il mare del Nord, La Manica e la regione dell’ Escaut mostrando il suo grande talento nella raffigurazione del mare con una particolare attenzione ai cambiamenti degli effetti atmosferici. Nel 1868, divenne membro fondatore della "Société Libre des Beaux-Arts” di Bruxelles (1868-1876) , un gruppo di artisti d’avanguardia. “Avec force, l’indépendance artistique doit éclore. Nous voulons que l’art soit libre.L’art de notre époque doit retourner à l’homme et à la nature” (tratto dalla rivista del movimento “L’art libre”) Nel 1869, divenne membro fondatore della “Société Internationale des Aquafortistes”. Dal 1872 al 1876, Artan tornò nuovamente a Parigi dove entrò in contatto con i grandi maestri impressionisti come Degas, Renoir, Sisley,… Dal 1880, passo ad uno stile impressionista con contorni sbiaditi e tonalità scure. Artan partecipò a numerose esposizioni nazionali ed internazionali, Berlino, Parigi,Cologna, Amsterdam… (cfr liste in allegato) Alla “Exposition triennale des Beaux-Arts de Bruxelles” espose: nel 1866: “Les dunes au bord de la mer du nord” (18) nel 1869: “Côte de la mer du Nord” “Souvenir de la Manche” “Mer du nord,retour de la pêche”(opera acquistata da re Leopoldo II) nel 1872: “Les côtes de la mer du nord , ouragan” (6) “Souvenir de Bretagne, effet de lune” (7) nel 1875: “La plage de Berck, Pas de Calais” (15) nel 1881:”Clair de lune , Breskens” (13) “ Embouchure de l’Escaut, Breskens” (14) nel 1887: “Mon atelier à la Panne, marée de lune”(14) “Le remorqueur, mer agitée”(15) Al “Salon d’Anvers” espose : nel 1870: “Côtes de la mer du nord, marée descendante” (54) “Estacade de Blankenberghe, souvenir” (55) “La Manche, Souvenir de Saint Malo” (56) nel 1873: “Souvenir de l’Escaut , Anvers, effet de lune” (27) “L’Escaut à Anvers, déclin du jour” (28) nel 1876: “Zeegezicht” (44) nel 1879: “La dune à Breskens, Hollande” (34) Al “Exposition triennale de Gand” espose: nel 1868: “Souvenirs of the Channel” nel 1871: “Mer du nord, marée basse” nel 1874: “Un ouragan , une prise à Buck, Pas de Calais” (25) “Souvenir d’Anvers, temps pluvieux” (26) nel 1877: “Blankenberghe,effet de lune”(14) “Mer houleuse” (15) nel 1880: “La mer du nord, soleil couchant” (12) Dal 1868 al 1907, Artan espose al “Salon des Artistes Français”. Alla “Exposition historique de l’Art Belge” del 1905 Artan espose 5 quadri. Nel 1881, Artan fu nominato “Chevalier de l’Ordre de Léopold” Nel 1883, Artan vinse due medaglie d’oro, una alla “Exposition triennale des Beaux-Arts de Bruxelles” del 1869 e l’altra alla Esposizione di Amsterdam del 1883. Descrizione: L’opera raffigurante “Embarcadère à Terneuzen” (cfr. titolo sul retro) è stata dipinta intorno al 1876, periodo durante il quale Artan lavorò in Olanda, in modo particolare a Breskens, Flushing e Terneuzen, il luogo qui dipinto. Opere nei seguenti musei: Bruxelles : Royal Museum of Fine Arts of Belgique: L’épave; Anversa : Royal Museum of Fine Arts : Le matin ; Gand : Fine Arts Museum: La mer à Blankenberghe.  Liegi, Ostenda, Courtrai, Ixelles, Bucarest,… Bibliografia : « Het Landschap in de Belgische Kunst : 1830-1914 » Museo delle Belle Arti  » di Gand. (B) dal 4 ottobre al 14 dicembre 1980 (pp.140-148) E.Bénézit « Dictionnaire des peintres,sculpteurs, dessinateurs et graveurs » Ed.Grund vol.1( p.280 ) P.& V. Berko e Norbert Hostyn « Seascapes of belgian painters born between 1750 & 1875" Ed. Laconti (pp. 26-32) Paul Piron « PIRON : Dictionnaire des Artistes Plasticiens de Belgique des XIX et XX siècles »  Ed. Art in Belgium (p.38) Andrée Dessert -Corvol « ARTO : Dictionnaire Biographique Arts Plastiques en Belgique » (pp. 23-24-25) Schurr & Cabanne « DICTIONNAIRE DES PETITS MAITRES DE LA PEINTURE 1820-1920 » Les Editions de l’Amateur (p.38-39) Herman de Vilder & Maurits Wynants “L’Ecole de Tervueren” Ed.Les Amis de L’Ecole de Tervueren. (p.211-212) “Le cercle des XX” 10/5-24/6 1989 (pp.33-34-35-36-130-131-132) Stato di conservazione : buono. In fede:

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Arthur Navez (Anversa 1881-1931)

Arthur Navez (Anversa 1881-1931)

Piccolo scolaro

Olio su tela cm 73 x 99


Certificato di autenticità. Arthur Navez (Anversa 1881-Ixelles 1931) « Piccolo scolaro» olio su tela (cm 73 x 99) (cm 98 x 124 con cornice) Firmato in basso a destra: Navez Pittore di figure, di scene d’interno, di paesaggi e di nature morte, Arthur Navez nacque ad Anversa il 17 marzo 1881. La sua vocazione d’artista emerse in tenera età infatti a soli 11 anni egli superò con successo l’esame di ammissione all’Istituto delle Belle Arti di Anversa. A 19 anni frequentò per un anno l’Accademia di Bruxelles poi si trasferì a Parigi dove fu subito ammesso alla “Ecole des Beaux-Arts” presso l’atelier di Jean Léon Gêrome. Durante il suo soggiorno parigino che durò sette anni, Navez perfezionò il suo stile visitando le gallerie d’arte moderna e il Louvre particolarmente attratto da Fouquet,Clouet, Chardin, Watteau, Rembrandt,Manet,Degas. Debuttò con uno stile realista prossimo alla pittura di Manet e di Degas per evolvere intorno al 1910 verso una resa sintetica collocandosi all’interno del movimento: “Le Fauvisme Brabançon”. Nel 1907 tornò a Bruxelles dove lavorò senza tregua per tutta la sua vita perseguitato dalle difficoltà materiali in quanto era già padre di un bambino e sua moglie soffriva di tubercolosi. Nel 1908, Navez espose al Salon annuale del movimento artistico “Le Sillon” presentando un ritratto di suo figlio pubblicato nel catalogo dell’esposizione. Dal 1917, lo stile del pittore mutò in modo significativo. Influenzato da Cézanne egli si dedicò ad una pittura più strutturale quasi ad arrivare ad un cubismo figurativo. Alle esposizioni del “Cercle Artistique”di Bruxelles del 1923, del 1926 e del 1929 dove l’artista presentò prevalentemente delle nature morte ,egli riscosse un enorme successo. Dopo il 1923, Navez dipinse quasi esclusivamente delle nature morte dalle tonalità sobrie e dalla pennellata estremamente materica. La critica scrisse: “Les natures mortes qu’Arthur Navez nous montre aujourd’hui sont harmonieuses , opulentes et faites de matière consistante et de formes précises, elles portent la marque d’une sensibilité individuelle et bien de notre temps par le choix des sujets et surtout par la qualité de la couleur, par sa fraîcheur et sa subtilité, par les sonorités délicates où tant de sensations s’accordent. Nel 1932, nell’ambito del “Salon du Printemps” di Bruxelles, fu organizzata una sua importante retrospettiva. Charles Vildrac scrisse nella sua monografia: “Pourvu d’un métier admirable et de mieux en mieux adapté à sa nature, à sa vision, il croit encore que tout art s’applique à traduire,à magnifier, à transposer harmonieusement la vie palpitante, sa grâce et sa splendeur.” “En somme, Navez aspire à la Peinture dans ce qu’elle a d’essentiel et de permanent sans aucun souci des contorsions et des maquillages de la mode.” Descrizione: Questo dipinto, reso con una ricchezza di toni e luce incomparabili, risale chiaramente al periodo « Fauve » di Navez (circa 1910) Cogliendo pienamente lo spirito dei Fauvistes Brabançons, che ricercavano nei gesti semplici del nostro quotidiano la gioia di vivere , l’artista rappresenta all’interno di una stanza colma di oggetti familiari , un bimbo intento a fare i compiti. (Dato che in questo periodo il figlio di Navez aveva l’età del bimbo rappresentato e che quest’ultimo assomiglia molto a “Enfant au coq”del 1913, potrebbe trattarsi di un ritratto del proprio figlio.) Ogni elemento ,trattato da protagonista, occupa e definisce lo spazio pittorico con prorompente personalità. La composizione del quadro è sapientemente studiata ed esiste un rapporto intimo tra gli oggetti dipinti che per contrasto o similitudine di forme e colori si richiamano l’un l’altro. Questo calibrato gioco di linee, colori, luce e volumi che va oltre il soggetto raffigurato ha sull’osservatore un potente effetto emotivo. Opere presenti nei seguenti musei : Museo di Anversa, Gand, Ixelles e Liegi. Bibliografia : Charles Vildrac “Arthur Navez” Editions Pierre Tisné Paris 1949. Serge Goyens de Heusch "L'Impressionisme et le Fauvisme en Belgique" Fonds Mercator Albin Michel (pp. 331,346,355,406,417,426,433,440) Paul Piron « PIRON : Dictionnaire des Artistes Plasticiens de Belgique des XIX et XX siècles » Ed. Art in Belgium (p.217) Andrée Dessert -Corvol « ARTO : Dictionnaire Biographique Arts Plastiques en Belgique » (pp. 421-422) Stato di conservazione : buono (Il dipinto è stato rintelato) In fede:

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Alexandre Tielens (1879-1939)

Alexandre Tielens (1879-1939)

La terrazza del Rouge-Cloître

Olio su tela cm 67 x 56


Certificato di autenticità. Alexandre Tielens (Bruxelles 1879-1939) " La terrazza del Rouge-Cloître » olio su tela (cm 67 x 56) firmato in basso a sinistra  : A.Tielens Pittore postimpressionista di paesaggi, di vedute cittadine e di nature morte. Egli si formò all'Accademia di Bruxelles . Il suo stile è realista con un tocco impressionista, i suoi dipinti sono caratterizzati da una pittura materica. Alla “Ecole française” di Bruxelles è conservato un suo dipinto murale. Descrizione: Il dipinto qui descritto raffigura la terrazza del Rouge-Cloître come appare in una cartolina del 1920. (in allegato) L’antico monastero Rouge-Cloître, fondato nel XIV°secolo, costituisce uno dei patrimoni architettonici e naturalistici più importanti della regione Bruxelles-Capitale. Il prestigioso edificio che conobbe il suo massimo splendore durante il XV° e il XVI° secolo, cadde in declino e alla fine del settecento fu trasformato in sito industriale. All’inizio del XIX° secolo, attratti dal fascino dell’antico priorato situato in mezzo alla natura, il Rouge-Cloître divenne un luogo prediletto da numerosi artisti che decisero di aprire il loro atelier. Bibliografia : Andrée Dessert -Corvol « ARTO : Dictionnaire Biographique Arts Plastiques en Belgique » (pp.251-252) Serge Goyens de Heusch "L'impressionisme et le fauvisme en Belgique" Fonds Mercator Albin Michel (p.460) Stato di conservazione : buono

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Simone Salassa (1863-1930)

Simone Salassa (1863-1930)

Ritratto Girodo Padre

Olio su tela cm 79 x 98


Certificato di autenticità : Autore : Simone Salassa (Montanaro Canavese 1863- Ivrea 1930 « Ritratto Girodo Padre » Olio su tela cm 79 x 98 Il dipinto fu esposto alla Promotrice delle Belle Arti di Torino, Esposizione LXIX del 1910 ( n°45) e alla Mostra Commemorativa : « Simone Salassa, pittore canavesano (1863-1930) » dal 30 ottobre al 10 novembre 1963 presso il Centro Culturale Olivetti ( Via Cavour 9, Ivrea) Simone Salassa (Montanaro Canavese 1863- Ivrea 1930) Nato a Montanaro Canavese il 12 marzo 1863, morto a Ivrea il 16 ottobre 1930. Di famiglia assai indigente,seguì i corsi serali di disegno delle Scuole Tecniche Operaie San Carlo di Torino e completò la formazione negli studi dei pittori Reffo, Clara e alle lezioni serali dell’Accademia Albertina. Si dedicò al quadro di genere e al paesaggio. Sin dagli esordi alle mostre torinesi dove nel 1898 espose « Sereno in cielo e tempesta nel cuore » e « Momento di ispirazione », egli si presentò come originale e maturo sperimentatore del linguaggio divisionista , in lui caratterizzato da un marcato chiaroscuro e da una pasta cromatica a forti e minuti rilievi così da rendere luministicamente vibranti le superfici dipinte. Nel 1901, espose alla Biennale Veneziana : « Poesia autunnale ». Nel 1906, all’Esposizione di Milano, inviò « Cristo e Satana » e « Mattino dalla vetta di Monbarone » Fu per alcuni anni socio della Promotrice di Torino, e nel 1902 presentò a quella Quadriennale : « Caccia nella palude » e « Mesto idillio » ; nel 1908 « Lago di Sirio presso Ivrea » ; « Il castello di Reppolo » ; « Natura ridente » ; « Ritratto di signora » e sei impressioni. Dedicò gli ultimi anni della sua esistenza, dedita alla pittura e schiva di onori, all’insegnamento dell’arte nel capoluogo del Canavese. Bibliografia: « Simone Salassa : pittore canavesano (1863-1930) » Mostra commemorativa dal 30 ottobre al 10 novembre 1963 Centro Culturale Olivetti Via Cavour 9 Ivrea « Dictionnaire des peintres sculpteurs dessinateurs et graveurs » E.Benezit Vol.9 (p.245) « Dizionario critico e documentario A.M.Comanducci : i pittori italiani dell’800 » Ed. Artisti d’Italia Milano 1934 (p.637) "Il valore dei dipinti dell'ottocento e del primo novecento" Umberto Allemandi & C. Stato di conservazione : buono

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Albert Depré (Parigi 1861-1937)

Albert Depré (Parigi 1861-1937)

La passante

Olio su tela cm 73 x 76


Certificato di autenticità : Albert Depré (Parigi 11 marzo 1861-1937) «La passante » Olio su tela cm 73 x 76 Firmato in basso a destra : a Depré Pittore di paesaggi, nacque a Parigi l’11 marzo 1861, morì a Neuilly-sur-Seine il 26 novembre 1937. Depré fu l’ allievo di Jules Lefebvre, François Flameng, Tony Robert-Fleury e Gabriel Ferrier. « Sociétaire des Artistes Français » dal 1887, espose regolarmente al Salon di Parigi fino al 1929. (Cfr. Lista delle opere esposte in allegato) Descrizione : Il quadro raffigura un’elegante signora che passeggia in una via di Montmartre sotto lo sguardo ammirato di un giovane uomo. La donna è dipinta di spalle e pare allontanarsi lasciando lo spettatore incuriosito. La luce rosata del tramonto che pervade l’intero dipinto crea un’atmosfera molto suggestiva. Bibliografia : « DICTIONNAIRE DES PEINTRES SCULPTEURS DESSINATEURS ET GRAVEURS » E.Benezit Vol. 3 (500) « DICTIONNAIRE DES PEINTRES A MONTMARTRE : PEINTRES SCULPTEURS ILLUSTRATEURS DESSINATEURS GRAVEURS PLASTICIENS AU XIXe ET XXe SIECLE » André Roussard Stato di conservazione : Buono In fede :

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Carola de Agostini (1878--1947)

Carola de Agostini (1878--1947)

Giovane madre: Ritratto di Donna Franca di Castelnuovo

Pastello su carta cm 120 x 162


Certificato di autenticità : Soggetto: "Giovane madre: Ritratto di Donna Franca di Castelnuovo" Pastello su carta intelata cm 120 x 160 (cm 143 x 183 con cornice) Autore : Firmato Carola De Agostini e datato 1924. Da una vecchia etichetta applicata sul retro risulta che nel 1924, il dipinto fu esposto alla « Mostra del ritratto femminile contemporaneo » alla Villa Reale di Monza. Carola de Agostini (1878-1947) Nata a Cuggiono (MI) nel 1878. Studiò a Milano, all’Accademia di Brera, allieva di Giuseppe Mentessi e di Filippo Carcano ,esponente della Scapigliatura .Espose per la prima volta a Milano nel 1905 alla Permanente e in seguito partecipò a numerose esposizioni nazionali. Si dedicò al quadro di genere, alla figura e specialmente al ritratto. Il suo quadro : « La Maddalena » figurò alla Esposizione Nazionale di Brera nel 1910. Muore a Milano nel 1957 all’età di 79 anni. Appare sensibile al movimento dei cosiddetti Scapigliati. Le sue figure s’immergono negli sfondi senza linea di contorno, in tonalità attenuate. Bibliografia : « Dizionario critico e documentario A.M.Comanducci : i pittori italiani dell’800 » Ed. Artisti d’Italia Milano 1934 (p.180)

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